Recensione al volume di F. BRUGALETTA
Internet per giuristi
Edizioni Simone, Napoli, 1999, pp. 272, con allegato CDROM, £ 32.000.

Il volume rappresenta uno straordinario esempio di perfetto connubio fra competenze tecniche ed esperienza giuridica, fornendo uno spaccato limpido, esauriente ed incisivo delle risorse legali reperibili sulla rete. Si tratta di un libro ad elevato valore aggiunto che, prendendo per mano il lettore, lo conduce lungo un percorso estremamente fruttuoso e formativo sino ai confini più remoti, e a noi attualmente conosciuti, dell’information retrieval e del legal filtering. E’ assolutamente adatto, quindi, sia ad un operatore completamente digiuno delle informazioni legali presenti sulla rete, e perfino sprovvisto delle cognizioni minimali relative ai meccanismi di navigazione e comunicazione interattiva virtuale, sia ad un esperto di Internet legal sources, che può trovarvi numerosi suggerimenti operativi ed arricchimenti concettuali. Sfido chiunque abbia un’ottima padronanza delle iniziative giuridiche sulla rete a poter affermare di non aver imparato nulla di nuovo dalla lettura di questo eccellente volume. Esso, con estremo garbo e chiarezza espositiva, attribuisce ai lettori meno attrezzati un minimo comune denominatore informatico che consenta loro di penetrare le problematiche emergenti ed avere contezza dei trend in atto; mentre all’esperto offre continue “chicche” da gustare e fare proprie. Gli esempi sarebbero molteplici, e non voglio togliere il piacere di scoprirli, leggendo. Ne cito, a mò di esempio solo due: l’utilizzo, a scopi di ricerca giuridica, degli agenti intelligenti attraverso esperienze importanti come quella condotta da Amico e Minerva (pp. 23 e 53); il ricorso a programmi di chatting multimediale, quali PowWow, CUSeeMe, ICQ, per finalità didattiche e professionali (p. 29).

Esaminata la parte preliminare delle tecnologie attingibili sul piano della ricerca e della didattica giuridica, il libro si concentra sulle fonti di approvvigionamento dei materiali, secondo un approccio molto utile di descrizione dei contenuti e di evidenziazione dei punti di forza e di debolezza di ciascuna risorsa, già sperimentato con grande successo, in maniera allora rivoluzionaria e pionieristica, dal Prof. Giovanni Pascuzzi, nel suo celeberrimo Cyberdiritto (Zanichelli, Bologna, 1995). L’utilità della descrizione, oltre che dall’aggiornamento e dalla capacità di saper cogliere gli aspetti salienti di ciascun progetto informativo, deriva dalla disaggregazione dei dati partendo dai singoli formanti legali. Per cui la chiave di lettura e di organizzazione dei materiali poggia sulla specifica tipologia di documento che si intende reperire. Ci si pone così concretamente nell’ottica dell’operatore del diritto, dello studente di legge o di economia, del cittadino interessato, che voglia rinvenire il testo integrale di una legge - statunitense, comunitaria, statuale o regionale-, di una sentenza, degli atti parlamentari, degli atti processuali di un dibattimento, dei documenti della Commissione CE, degli atti normativi o amministrativi di istituzioni pubbliche - internazionali, comunitarie, italiane o straniere; oppure che voglia conoscere le modalità di funzionamento di un certo ufficio giudiziario, l’iscrizione a ruolo di una certa causa o ancora che voglia abbonarsi ad un servizio di news reporting sulle principali novità giurisprudenziali italiane o statunitensi (v. il Free Supreme Court International Judgements Bulletin, p. 97); o ancora che voglia trovare il commento ad una recente disposizione normativa o giurisprudenziale attraverso le, ormai numerose, riviste esclusivamente elettroniche o le riviste cartacee che hanno una buona proiezione elettronica; o che voglia partecipare a mailing list o forum multimediali di diritto o che necessiti di informazioni relative all’orientamento universitario o alla frequenza in una certa sede universitaria.

Ma il volume non è soltanto questo. Vi è una terza parte (capp. 9-12), che costituisce il “cuore” del volume, che analizza, anche criticamente, alcuni profili fondamentali del rapporto fra Internet e materiali legali. In primo luogo si sofferma sul valore dei contributi dottrinali pubblicati su Internet nell’ambito dei concorsi pubblici, compresi quelli universitari, allo stato ricondotti sotto una legislazione, molto datata ed anacronistica, ma tuttora vigente, che impone di assolvere obblighi legali di deposito preventivo. Sulla questione, tutte le riviste elettroniche sono chiamate a misurarsi. Noi di Italian Labour Law e-Journal, per esempio, siamo stati costretti a registrare la rivista in Tribunale e a provvedere ciclicamente al deposito legale per non perdere l’effetto della assimilazione degli articoli inseriti alle ordinarie pubblicazioni a stampa concorsualmente valutabili. Gli altri profili affrontati riguardano la conoscibilità e la certezza del diritto e le iniziative condotte in rete per raggiungere questo fondamentale obiettivo di civiltà giuridica; la trasparenza delle informazioni e la partecipazione dei cittadini al processo decisionale attraverso l’incursione delle nuove tecnologie; le prospettive di informatizzazione dei rapporti fra professionisti, cittadini e organi di amministrazione della giustizia per portare on line i tribunali e per dare l’avvio ad un nuova fase di dematerializzazione del processo, di cui si stanno già intravedendo all’orizzonte alcuni significativi segnali. E d’altronde, prendendo in prestito alcune parole dell’Autore, “certo l’informatica e la telematica non possono risolvere tutti i problemi. Ma su una cosa non ci possono essere dubbi: in un futuro ormai non molto lontano, le nuove tecnologie aiuteranno la giustizia, la pubblica amministrazione e la società nel suo complesso ad essere più trasparente, più efficace e più efficiente”.

Insomma un volume appassionante da leggere tutto d’un fiato, ma che poi si riprende in mano, con più calma, per provare e mettere in pratica tutte le “scorciatoie” e i suggerimenti preziosi che ci propone.

Alberto Pizzoferrato

Ricercatore confermato nell’Università di Bologna
Caporedattore ILLeJ
pizzoferrato@labourlaw.it

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